domenica 26 dicembre 2010
A VOLTE RITORNANO
Metti un ritorno in terra sicula, la coscienza addormentata da un pasto troppo abbondante ed avrai come risultato una milonga a Palermo.
Meglio cagarsi addosso, veramente.
Il palazzo è veramente bello, un edificio storico nel pieno centro di Palermo, pieno di affreschi e di pavimenti lavorati. Impensabile alle nostre latitudini. Che poi non guasta, ci sono pure le donne, quasi tutte gnocche.
A questo punto qualcuno potrebbe anche dirmi che cavolo scrivo e mi lamento a fare. Andateci. Sembrava che i ballerini fossero pagati a cottimo, quanto più si agitavano, più facevano furore. Una sala di parkinsoniani. Il più tranquillo sembrava cercasse di togliersi le pulci dalla schiena.
Il discorso di Natale è spettato al maestro di turno, un usufruitore tipo del metronomo a sberle. Il succo di tutto il monologo è riassumibile in " il Natale italiano fa schifo, solo gli argentini sanno festeggiarlo". Forse non ricordava di essere in Italia o forse aveva buoni protettori per poter tornare a casa indenne.
Giuro, non mi lamenterò più delle milonghe di Brescia o Verona.