"Musicalizad'Ori e Mezzicanizzatori
In milonga esiste una persona che ha un potere immenso: essa può decidere le sorti della serata; puó far ballare la gente o decidere di inchiodare tutti alla sedia o al divano; se è ispirata, puó far nascere nuovi amori o perfino creare dissapori all'interno della coppia...sapete tutti di chi sto parlando...no, non mi riferisco al barman, ubriaconi maledetti, ma al musicalizador.
Un personaggio mitologico, con l'aura da Leviatano, che se ne sta solo soletto nel suo cantuccio e da lì fa suonare trenta, quaranta orchestre di fila nel corso di una sola serata...tanti piccoli Mandrake, praticamente. E allora come mai, in rapporto ai ballerini (e soprattutto ai maestri) ce ne sono così pochi? Non sarebbe bellissimo per ognuno di noi sentirsi per un paio d'ore onnipotenti? Ve lo dico io: no. Perchè, in realtà, come dice l'Uomo Ragno "Da un grande potere, derivano grandi rotture di coglioni."...ragnetto con i controcazzi, Spiderman.
Quali sono i pro e i contro di questa passione/professione? Analizziamoli:
Pro
- Decidi tu cosa vuoi ascoltare...
- Possiedi una enorme quantità di brani...
- Quando metti buona musica, i ballerini si vengono a complimentare con te...
- Quando metti ottima musica la pista ti applaude a "tanda aperta"...
- Ti scegli le cortine...
- Se sei stanco, decidi tu quando far terminare la milonga...
- Quando sei in milonga hai sempre qualcosa da raccontare...
Contro
- ...in base alle esigenze della gente in sala.
- ...che poi devi ordinare con criteri di meccanica quantistica per non andare al manicomio.
- ...viceversa si mettono dietro alla consolle e ti fanno le corna nelle foto.
- ...altrimenti a "porta aperta" ti cacciano a pedate nel culo.
- ...a meno che qualche salsero frustrato non venga a chiederti "Ehi, scusa, ma la salsa non la metti?"
- ...ma fin quando l'ultima coppia non se ne va a ca...sa, non puoi andare via nemmeno tu.
- ...ad un povero cristo che sembra annuire ma in realtà si è addormentato in piedi, come i cavalli.
Adesso che abbiamo capito che è meglio andare a vendere il cocco sulla spiaggia e che il lavoro di musicalizador è quantomeno proibitivo...possiamo andare avanti.
I Tj's si dividono in tre categorie:
Musicalizad'Ori: non ne sbagliano una, mai, in nessun caso. Se esistesse un Nobel per il tango, loro l'avrebbero già vinto. Posseggono ogni brano, di ogni epoca, di ogni orchestra, anche quello che l'autore stesso ha dimenticato di aver composto o eseguito. Se gli chiedi quante volte al giorno andava in bagno Canaro, te lo dicono. Sono degli Indiana Jones del tango, ogni pezzo rarissimo che hanno scovato combattendo strenuamente contro Cerbero e Idra, è come il Santo Graal...di inestimabile valore e all'apparenza perduto. Sono appassionati, folli, insomma degli impavidi secchioni.
Mezzicalizadori: sono come i bimbi del Limbo o le anime del Purgatorio e sono la maggioranza. Possono fare una serata buona o anche molto buona e tre di merda e viceversa. Conoscono la musica da 6 politico, sanno far divertire ma hanno sempre a che fare con il solito rompicoglioni che a fine serata dice "Bah, a me non ha entusiasmato per niente". Intelligenti ma non si applicano.
Mezzicanizzatori: prova a chiedere loro se il brano che hanno messo due secondi prima è del 45 o del 26 , e ti risponderanno..."BAU!". Questo se riuscite a trovarli dove dovrebbero essere: alla consolle. In genere mettono su un cd tipo "Tango Dorado" e lo fanno andare in loop fin quando qualcuno non va a protestare sonoramente. A quel punto cambieranno cd e metteranno "Tango: The Best Of". E così fino a fine serata. In castigo dietro alla lavagna, subito! CAPRA! CAPRA! CAPRA!!!!!
Se provi a chiedere ad uno di loro cosa pensano di un collega ti rispondono "Ma perchè? Tizio mette musica? Non lo sapevo!".
È sbalorditivo, sembrano tante finaliste di Miss Italia...ma, tutto sommato, chi se ne frega...
Musica, Maestro! Facci divertire!
Oxanax"
Tutto quello che è successo mentre Pablo Perez scriveva 'Tutto quello che è successo mentre voi sognavate di essere il nuovo partner di Noelia Hurtado.
"Ognuna di noi ha letto, impotente, il punto di vista del mio collega Pablo Perez riguardo alla tristissima vicenda di Pablo e Noelia. Mia precisa volontà è quella di fornire un contraltare di rispetto, sensibilità ed affetto, a questa coppia giovane ed incantevole...ahinoi, donne, prematuramente venuta meno.
Chi di voi, mi dica, non ha pianto sulle note di una struggente "Invierno", commovente colonna sonora della loro ultima esibizione alla Baldosa? Youtube maestro di tango...e di emozioni forti in questo caso. Come al cinema con Titanic, ricordate? La nave affonda: lei si rifugia sull'anta intarsiata di legno massello, con il cappotto del fidanzato cornuto addosso e un sassolino blu da 20.000 miliardi di dollari in tasca...mentre lui, ancora con le manette ai polsi, metaforicamente schiavo del suo amore, fradicio, immerso nell'acqua a meno 60, con i Polaretti al naso, si addormenta e...tira le cuoia negli abissi. Una valle lacrime. E soprattutto una domanda:
...perchè lui e non lei, CAZZO?!?!?!?!
Va be', dicevamo? Ah si, Pablo e Noelia...Noelia e Pablo.
Una volta li ho visti. Si era già consumato il drammatico divorzio. Loro erano lì, insieme senza esserlo davvero. Che professionalità, che tenerezza.
Entrano.
La mia vicina di sedia ha un sussulto e si rivolge alla donna accanto a lei
- Mi sa che sono arrivati! -
- Ah...davvero? -
- Si! Mario dov'è? -
- Boh?! Non lo so, penso in fila. Come Carlo del resto... -
una coda di circa duecento uomini, formava un unico serpentone a partire dal tavolo dei maestri, facendo cordone intorno alla pista, semivuota: attendevano Noelia...dalle quattro della mattina precedente. Una roba che manco al Festivalbar. Si erano portati di tutto: acqua, viveri, sedie a sdraio, fuochi da campo, termos di caffè corretto, carte napoletane, dadi, bocce. Insomma, erano ben organizzati. All'entrata dei due artisti in sala, il panico li coglie: chi chiude la sdraio al contrario lasciandoci l'indice dentro, chi butta per l'aria la propria partitella a briscola (anche perchè stava perdendo), chi si toglie frettolosamente il catetere dalle mutande e sviene dal dolore. Una scena da Giudizio Universale. Lei, l'Angelo dell'Apocalisse avanza sicura e non guarda nessuno dei mentecatti che ha di fianco. Lui procede dietro di lei, noncurante del mondo allo stesso modo, ma leggermente seccato. Una voce mi ridesta dallo stato confusionale in cui sono piombata dopo aver assistito a tutto ciò di cui sopra
- Beh, allora...andiamo in bagno? -
- Si si, anzi, facciamo presto non vorrei perdere il turno! - .
Le mie colleghe di tappezzeria si alzano e vanno verso il bagno. Decido di seguirle perché...mi scappa. Facciamo solo pochi metri e ci fermiamo
- Scusami, la fila inizia da qui? -
- Si si! -
si affretta a rispondere la 101esima della fila
- Bene... - .
Guardo oltre e scorgo...un centro estetico. Un centinaio di donne armate di tutto di più: specchi bifronte, limette, lamette, smalti, acetoni, bigodini, trousse portatili per il trucco, profumi, gloss alla fragola, esfolianti e creme. Push-up autoreggenti che passano di mano in mano, donne che si depilano a vicenda, una si fa lo scrub al volo. C'è chi si spreme i punti neri, chi si fa il baffetto, chi l'inguine e il retro coscia, chi iniezioni di botox. Pare di essere entrate da Mességué. I discorsi sono pregnanti e ricchi di pathos. Sento una tipa, un paio di metri più in là esclamare
- Li hai visti? Che bella coppia che erano eh? -
e intanto, specchietto alla mano, mette un discreto rossetto rosso porpora sulle labbra carnose
- Si, un vero peccato, non trovi? -
l'amica che le ha risposto sta tentando di recuperare centimetri di pelle dalle caviglie, nel tristissimo tentativo di convogliarli verso le tette
- Povero Pablo, starà soffrendo moltissimo! -
si inserisce nella conversazione una ragazza con la stagnola nei capelli che si sta facendo bionda
- Io lo conosco, ieri mi ha promesso una tan... -
Una coltre di silenzio cala sulla ristrutturazione generale. Gelo.
La povera crista non finisce nemmeno la frase che la Carica delle 101 l'assale. Un'orda barbarica alla vista della quale anche Attila, Flagello di Dio, avrebbe urlato "Aiuto! Voglio la mia mamma!!!". Inveiscono, strepitano, linciano e fanno scempio del corpo della poco furba disgraziata.
Il bello è che, in tutto questo bordello, ho fatto la mia umilissima pipì e ballato quattro tande con Pablo. È chiaro: eravamo gli unici due stronzi a voler solo ballare. E infine, il fatto di aver dovuto chiamare la scorta della DIA per poter tornare incolume a casa, è un dettaglio che tendo a considerare irrilevante."
OXANAX
"Donne D'Abbraccio"
A proposito di spropositi: di Noelia ce n'è una...come lei non c'è nessuna. Come di Marianna Del Monte, o di Giovanna Sepulta, del resto. Creature che popolano le fantasie tanghero sessuali dell'esemplare tipo di homus tangherus. E tutte le altre? Come si regolano? E soprattutto...si regolano? Talvolta no. Certe sere, ci si guarda in giro e, più che in milonga, sembra di essere in una scuderia...sì, quella di Schicchi però. Mugolii, palpiti, gemiti...chi più ne ha, più ne metta. Viene da chiedersi come facciano a fingere così bene. Si può ipotizzare che la (com)penetrazione di queste fanciulle arrivi a livelli talmente profondi che non riescano più a distinguere il vero dal falso, il bravo dallo scarso, la fine di una tanda dalla fine di una serata. Così, molto spesso, può capitare che a quel punto l'homus tangherus decida di approfittarne, caricandosi la polpessa sulle spalle e conducendola nella sua tana...e certo...chiamalo stronzo!
Sono fatte così. Se uno chiede loro "Cosa ti piace fare?", le polpesse solitamente rispondono: "A me piace BBBBBBBBaLLLLare!!!" così...con otto B e quattro L. Tipo OVOLOLLLO. Ultrà del tanga...della branda...ehm...della tanda, ti si abbarbicano addosso e, oltre a fingere un orgasmo tanghico, hanno pure delle visioni mentre ti sniffano la zona tricomaxillocollopettale...si sa, le polpesse le fanno di varie misure. Questo spiegherebbe l'espressione languida di puro stato estatico, certo. Il problema vero è che ballerebbero così con chiunque e in ogni caso...anche con un vecchietto tracheotomizzato in sedia a rotelle, attaccato a flebo e catetere il quale, povero, a meno che non nasconda del buon fumo sotto la medicazione, che non usi il tubo tracheotomico a mò di bongo, e che non abbia attaccato anche un Arbre Magique, non credo possa profumare di mango e papaia. Hanno studiato il metodo Stanislavskij da Rivaldo, sono professioniste della simulazione: c'è quella più innocua, con il sopracciglio neomelodico alla Nino D'Angelo, softcore diciamo; la wrestler, con il braccio che dalla spalla arriva ad acchiapparti direttamente gli zebedei, da qui il detto "donna di mano donna di villano"; poi c'è la Linda Blair in "Riposseduta" che mentre balla ti lecca l'orecchio sussurrando convulsamente al contrario in aramaico messaggi subliminali tipo "Dammelodammelo". Infine, la mia preferita, che solitamente riscuote un enorme successo, è colei che sapientemente riesce ad unire in sè tutte e tre le tipologie sopraelencate: la donna D' Abbraccio...per gli amici MILLY. Tutta colpa di Gelatina Rossa e dei tristi tentativi da parte di polpesse e polpette di replicarne l'intensità: solo lei, e le sue colleghe di cui sopra, possono permettersi di ballare 'alla eschimese'. Tutto il resto è...porno. OXANAX