domenica 6 marzo 2011

TOSCA MARATUNA TANGO

Non so chi c'era. Nemmeno io c'ero, almeno con la testa. Ma una manifestazione preparata da sei donne dementi, è un evento imperdibile.
Innanzi tutto occorre entrare nella mentalità perversa e pervertita delle donne per capire cosa può succedere. Piccolo esempio: noi uomini facciamo la pipì alzando l'asse del water, spesso non guardiamo nemmeno dove la facciamo e quasi sempre non tiriamo la catena. Una donna normalmente pulisce prima con il glassex tutto il water, ricopre l'asse con il copriwater sterile, passa l'amuchina sulle gambe e poi, senza appoggiarsi a quella specie di catafalco sterile ed in pose di raro equilibrio, emette un flebile e leggero rigagnolo.
Questo è lo stile della Tosca.
Il trucco è nel non aver alcun legame con nessuna delle sei donne, se non quello di amicizia, ma che non sia troppo stretta. Fidanzati, amici intimi, parenti possono fare il testamento e rassegnarsi al pensiero che da settembre a marzo avranno vicino delle boscimane tagliateste.
Occorre pregare e sperare nella breve agonia.
Quest'anno oltretutto la situazione è decisamente migliorata grazie alla magnifica idea di Max Orazi. Un corso di fotografia. Praticamente come affibbiare un nugolo di vespe ad ogni ballerino. Fermarsi un po' più del solito era come dare una zappata diretta sul nido: da ogni angolo uscivano obbiettivi di ogni foggia che immortalavano bave latenti, caccole penzolanti e qualsiasi cosa avesse dignità fotografica. Secondo me, una trappola fotografica come quella per i lupi e i cervi avrebbe funzionato con uno stile simile.
La sala poi è stata preparata con il righello. Qualcuna delle organizzatrici di nascosto, misurava i propri fianchi e, tenendo la dimensione con le mani, girava per la sala controllando che le barriere architettoniche fossero a prova di culo. Nulla lasciato al caso.
Ma come in tutte le organizzazioni che tendono alla perfezione, qualcosa doveva capitare.
E tra tutte le pestilenze, quale poteva capitare? Ovviamente i cessi senz'acqua.
Una buona dose di Escherichia coli ha fatto festa trasferendosi tra una tanda di Canaro e una di Tanturi. Potenzialmente poteva diventare la prima milonga gastroenterica del mondo. Fortunatamente la piaga non è durata molto e i bagni, che nel frattempo erano diventati dei depositi tossici, hanno ripreso condizioni normali.
Capisco che nelle serate invernali, quel bel tepore associato all'odore del minestrone faccia molto casa accogliente. Infatti per molti avrei utilizzato il parametro ascella. Con un puzzometro posto all'ingresso ognuno avrebbe dovuto misurare il grado di svenibilità attribuito alla propria pezzatura e nei casi offlimit, allontanato verso una doccia. Così, tanto per ritornare a respirare.
Per il resto credo tutto bene.
Comunque vedere a fine manifestazione il sorriso beota di quelle sei decerebrate è stata una bella cosa. In caso contrario, non sarei qui a raccontarlo.