martedì 10 aprile 2012

TRASLOCHI

Tranquilli, non è un addio (mi spiace per i detrattori).
Ma solo un piccolo trasloco che avverrà il 25 di aprile. Sarà un po' la nostra liberazione.
Da un fedele e funzionante portale di "blogger" senza problemi e di facile gestibilità, ci metteremo in proprio. Per finire a ravanare con HTML e incomprensibili malfunzionamenti.
Sono scemo lo so. Ma la redazione si è ampliata e siamo alle strette. Ci diamo continuamente gomitate nelle gengive e non è simpatico.
Quello che poi troverete, sarà un portale tutto nuovo, con tante, troppe rubriche. E vi verrà la balla a forza di leggere stronzate.
Speriamo bene.
Appuntamento per il 25 aprile

giovedì 8 marzo 2012

LA FACCIA COME IL CULO

Ci ho pensato, in effetti mi sbagliavo. Le milonghe talebane non esistono, sono solo una falsa polemica, fatta ad uso e consumo di chi non accetta la diversità. Ricordate: se vi trovate in una milonga nuova, dove nessuno vi caga e tutti vi guardano male, sappiate che è per una questione di sana diffidenza. Provate a farci caso. Nella sequenza: prima vi scrutano, se avete i pantaloni giusti o la gonna abbastanza lunga e per verificare che non siate dei tossici, dediti al vimini delle sedie. Poi, se riuscite a ballare, cercano buoni spunti per parlare di voi e segnare con il ditino. Se ballate stretti vi chiamano “attack”, se largo “piazza maggiore”, se medio “insipidi”. Se fate ganci, vi danno dell'attentatore. Se non li fate vi danno del cerebrolento. Ma offrite loro da bere e potrete fare quel cazzo che vi pare, come se foste amiconi. L'alcool apre numerose porte. E mi raccomando, tutto ciò che vi succede, è segreto e dovete parlarne solo con pochi fidati. Altrimenti dovete parlarne e scriverne con discorsi che includano frasi del tipo “intensità estrema”, “emozione profonda” “abbraccio sincero” e l'immancabile “serata di grande energia”. Ma sto cazzo. Se una serata mi fa cagare, scrivo “ serata da colite spastica”. Non uso il politicamente corretto, altrimenti questo blog si chiamerebbe Tangoamore o qualche stronzata giù di lì.

Per farmi un' idea della concorrenza ho fatto un giro sui blog di tango.
C'è quello che racconta la sua serata come in un rapporto del R.i.s.: ore 22.11 ballato con Irina – milonga venuta bene, ma perso la dentiera su Canaro. Ore 23.12 preso una cedrata dal bancone delle bibite. Un blog intero così.
O quello che scrive post ridondanti di complimenti per qualsiasi cosa abbia preso parte, dall'esibizione a cui ha assistito, alla serata di gala; poi guardi i video che hanno pubblicato e scopri che l'esibizione era una cosa vergognosa e la serata di gala, un buffet per pubblicizzare l'allungamento dei capelli.
Non dimentichiamoci poi delle riflessioni profondissime riportate da qualcuno, direi dei drammi personali insuperabili: il vero tango è quello milonguero? Il tango può portare l'amore? L'abbraccio è meglio stretto o largo? Cose da non dormirci la notte.
Sono io che le sminuisco, vero. In realtà per chi le prova, sono le cose più importanti della vita. Ma lasciatemi questa illusione, vi prego. Lasciatemi credere che nelle cazzate che scrivo, a volte ci possa essere qualche verità fastidiosa, qualcosa su cui riflettere. Vi sarò grato se ogni tanto mi lascerete nella mia beata ignoranza e resisterete a quella “faccia come il culo” che mi ritrovo.

P.s. E' bello andare in milonga ultimamente. Guardare gli organizzatori che sanno chi sono e vederli imperlare in fronte quando aggrotto un sopracciglio. Mi dà la sensazione di onnipotenza. Bene, sappiate che probabilmente quando faccio espressioni contrariate è perchè penso di aver lasciato il gas aperto in casa o perché vi sto prendendo per il culo.

giovedì 23 febbraio 2012

l'insultatoio di Cùlmartél

Ne sentivo il bisogno, come quando hai le fitte della colite.
Un posto dove comunicare direttamente con la gente, sentire cosa pensano e ascoltare con viso beota, gli insulti. Sappiate che però non potete essere anonimi, sarebbe facile dire merda e poi non mangiarla. Il link è a fianco, fatene buon uso.

lunedì 20 febbraio 2012

AOH! STA ARRIVANDO ER CIRCO TOGNI!

Questo è quello che probabilmente dissero i romani vedendo arrivare Annibale a cavallo degli elefanti. Ed è la stessa cosa che ho detto io vedendo questo modello di scarpa. E' il classico tipo di scarpa che ai piedi di un bravo ballerino fa la sua sporca figura. Ai piedi di uno qualsiasi, fa una figuraccia e basta. Vi voglio confidare un segreto, miei utilizzatori di scarpe da circo: la Sansha voltage è una scarpa da hip hop. Avete presente quelli che ballano facendo piroette, salti e si vestono come se alla Upim ci fosse una svendita di taglie xl? Ecco. Che poi siano comode, non discuto. Una scarpa che ha la punta più larga di una spanna, ricorda la comodità di una babbuccia. E pure l'aspetto. Siamo sinceri, le avete comperate perchè siete ammiratori di Moira Orfei, vero? Ben, allora facciamo così. So che quando il circo arriva in città, cerca sempre persone disposte a portare la pubblicità per strada. Se volete, giro il vostro nominativo. Darete un senso alle vostre zattere da sbarco in Normandia. Detto questo vi lascio, sto aspettando le mie nuove Sansha ramponate da ghiacciaio per ballare la macarena.

giovedì 19 gennaio 2012

METTITORI DI DISCHI


OXANAX colpisce ancora...
Se mettete su musica, questa cosina potrebbe scuotervi un tantino, del resto le donne non vanno tanto per il sottile.
"Musicalizad'Ori e Mezzicanizzatori.
In milonga esiste una persona che ha un potere immenso: essa può decidere... (leggi tutto)

venerdì 30 dicembre 2011

VENUSIA ERA UNA PRINCIPIANTE

Anastasia ha fatto un bel lavoretto. Ha raccolto tutte le foto dove ho una faccia da cazzo e le ha messe in una cartella.
Ovviamente minacciandomi di metterli in rete sei non mi presto ai suoi più perversi desideri. Anticipo già che quella con la fasciatura in testa e il cucchiaio di legno in bocca, supera di gran lunga quella dove indosso il cappello a mucca. Ma nulla può superare la mia espressione ebete, nell'osservare i partecipanti dell'ennesima maratona di tango. Ovviamente c'erano tutti, dal solito pirla, al pirla nuovo. Anticipo subito che il vincitore è il tipo in canottiera, ma non una di quelle canottiere normali. Quella era la canottiera che si può indossare solo in due casi: o canti nei "Village people" o sei cieco come Stewe Wonder e non sai bene cosa hai indosso. Il tipo sembrava ci vedesse bene e non mi pare che abbia intonato "Ymca", per cui il dubbio resta.
Ma il bello era vedere la novella coppia Paolo Pinza e Natalina Ruttato partecipare alla serata, invitando e facendosi invitare. La coda dalla Natalina era lunga circa fino all'entrata. Sembrava avessero riaperto le case chiuse e che gli astanti attendessero il loro turno con la migliore del bordello. Ovvio, quando sfoggi due bombe nucleari al posto delle tette, come minimo vogliono toccarle tutti. Ma Natalina non è che dimostrasse un entusiasmo particolare: durante le varie tande, la faccia era quella del gatto che caga nella sabbietta. In una scala del divertimento dimostrato, il batiscafo Trieste non sarebbe potuto andare in basso a sufficienza.
In compenso Paolo Pinza non perdeva una tanda. L'ho visto ballare con chiunque, sia che sapessero ballare oppure no. Lui del resto non faceva quasi nulla. Ma è quel quasi nulla che fa venire l'orgasmo alle giovani e un allegro solletico alle vecchie.
Come in tutte le belle storie, ci vuole un lieto fine. Me ne vado al bar per il mio solito chinotto, incespico e per non cadere mi appoggio alla prima cosa che mi viene sottomano. È ormai troppo tardi quando mi accorgo che è il culo della Ruttato. Io mi scuso, imbarazzatissimo della mia solita gaffe. Lei si gira, con la faccia da gatto che caga nella lettiera e mi risponde:" Non preoccuparti, ci sono abituata".