martedì 30 novembre 2010

MAESTRI IN POCHE MOSSE!

Volete una professione di sicuro prestigio? Volete guadagnare lavorando qualche sera a settimana? Partecipate al corso per diventare maestri di tango argentino!

Requisiti richiesti:
-Storico di almeno due lezioni di tango (valgono anche quelle gratuite d'inizio corsi) o in alternativa, abilità comprovata nel liscio.
-Presenza nel guardaroba di bretelle rosse e/o gilè a scacchi
-Conoscenza del titolo di almeno un pezzo, indipendentemente dalla capacità di associarlo alla sua musica.
Chi mancasse di qualcuno di questi requisiti, può esserne dispensato, presentandosi con il libro "Tecnica di tango argentino" dei maestri Franco Giobetti e Arianna Starace.

Ecco le piccole mosse per poter diventare maestri in poco tempo:
  • Interpretare ogni tanda, indipendentemente dall'orchestra e/o autore, come se passassero sempre "Keep ya head up" di Tupac. In alternativa si può variare con "Killing in the name" dei Rage against the machine.
  • Proporre sempre le dinamiche alla ballerina con potenza di strattonamento minima di 320 kg/cm.
  • Indossare sempre le bretelle e gilet d'ordinanza. In alternativa l'asciugamano a tracolla è sufficiente.
  • E' necessaria una buona pubblicità: per attirare proseliti occorre distribuire biglietti da visita con la specifica di "maestro di tango argentino ANMB".
  • Controllare sempre che le evoluzioni attirino le persone sedute, in caso contrario aumentare la velocità dei giri a 140 per minuto. Oltre questa velocità si consiglia l'assunzione di Travelgum.
  • In milonga prenotare sempre il tavolo con nomi modificati, tipo se ci chiamiamo Franco Cirpelli, prenotare con il nome di Franz Cirpelias.
  • Mandare sempre avanti qualcuno che paga prima, per poter far credere di essere ospite della milonga. In caso d'impossibilità, inscenare sempre la situazione del "Lei non sa chi sono io".
  • Filmarsi nel salotto di casa mentre si balla Pugliese con la prozia e scaricare il video su youtube nominandolo come "Esibizione al X festival internazionale di Cuccurremus"
  • Passare il tempo della tanda a correggere fantomatici errori della ballerina, anche se balla come la Montes. In caso di incespicamento nostro, attribuire sempre il problema ad un fuoriasse inopportuno della dama.
  • Nelle tande di nuevo, utilizzare almeno il 30% della sala per le evoluzioni. Per prendere spazio è ammessa anche la ruota o il doppio carpiato.
  • Ultimo punto, ma non per importanza, invitare sempre e solo ballerine che indossano scarpe recuperate al pittarello, quelle col tacco treemmezzo e la punta lunga per intenderci. Sono le uniche in grado di apprezzare le evoluzioni di nostra creazione.
Con questi semplici punti, in massimo quattro settimane, potremo fregiarci del titolo di maestri di Tango argentino, istituendo il nostro corso per principianti, intermedi e, perchè no, avanzati.