giovedì 5 agosto 2010

MEGLIO UN CESSO CON LE ROUTE


Il nonno, sant'uomo diceva sempre: meglio il sedere nelle braghe rotte che il sedere rotto nelle braghe. E' il principio secondo il quale invito in milonga. Cerco sempre la linea di minor resistenza, quella che non mi mette in difficoltà morale, psicologica e fisica. Ma certo il dilemma rimane. Chi si invita quando si arriva in una milonga sconosciuta?
Ovviamente posso parlare per me. Escludo direttamente la gnocca della situazione, con la cera che mi ritrovo, potrei sembrare un maniaco sessuale e spaventarla a morte. Ok osservo un po', prima.
Dunque. Nella media di solito si eliminano subito gli estremi, quindi fuori la maestra e la zoppa.
Rimane sempre un buon ventaglio di donne. Mmm, vediamo. Quella sembra invasata, sembra che soffra di attacchi epilettici, magari un'altra volta. E questa chi è? balla benino, ma sembra un canelupo, ha peli che le escono dalle ascelle come festoni di carnevale. Non è il caso.
Sul fondo della pista una discreta ballerina, abbastanza implume e con movimenti nella norma, sembra invitabile. Faccio per avvicinarmi e a circa due metri, un vento di tempesta mi frusta le narici. Il puzzo di sudore più forte che abbia mai sentito, nemmeno il soffritto della mensa della caritas riesce a produrre essenze di questa potenza. Magari segnalarla alle forze dell'ordine come utilizzo di arma impropria non sarebbe una brutta idea.
Oltretutto, l'alzarmi, ha prodotto l'effetto "gioco delle sedie". Quando la musica finisce qualcuno resta in piedi. Io.
E quella? Miseria che pettorali. Magari mi consolo con poco, ma una tanda con quintamisura non sarebbe male. "Ti va se balliamo?" Macchè. La cosa sembra un affare di stato. Prima di me aveva promesso a Piddu una tanda di milonghe. "Ma ora ci sono i vals". Fa nulla. Aveva promesso una tanda di vals a Clodoveo e non può deluderlo. Vabbene. Magari la prossima volta ti mando una raccomandata per la prenotazione. Peccato, niente petting per questa volta.
Ho il culo che ormai si è rassegnato a vivere a stretto contatto con una sedia. Hanno fatto amicizia e già parlano di vacanze insieme. Beati loro. Qui il tempo passa e faccio la figura del principiante.
Ok, ho deciso. Invito quella seduta in fianco a me.
Era l'unica di tutta la sala che non ballava.