lunedì 5 settembre 2011

BALLERINE EMANCIPATE


Vai a capirle. La mattina ti dicono che vogliono uscire a cena. Poi Urano entra in Nettuno, le sovrapposizioni astrali cambiano e la sera da propizia diventa infausta. E tu lo prendi nel culo.
Probabilmente Paolo Fox dovrebbe imparare a farsi uno scatolone di cazzacci propri, invece di andare a importunare le questioni cosmiche. Magari poi gli scrivo per suggerirgli una serie di attività socialmente non invalidanti tipo la pesca sportiva. Lo vedrei bene a fare il tema natale di una carpa appena catturata.
Questo fine settimana ho avuto la possibilità di osservare una delle peggiori milonghe della storia, un posto anche carino, ma invaso dalla peggiore specie di ballerini uomini che abbia mai visto: i principianti esperti. Il principiante esperto è un principiante, da almeno cinque o sei anni, anzi qualcuno arriva pure al decennio. Lo sguardo fiero richiama le centinaia di piste percorse, incespicando perfettamente su un passo similbase inventato. Per una buona percentuale sono anche maestri, con corsi stabili presso circoli geriatrici, ma che loro spacciano per accademie di danza. Se per caso ti vengono addosso in pista, occorre fare genoflessioni come in chiesa, implorando perdono. Puoi provare a farteli amici, ma li avresti sempre addosso a darti consigli per come fare un determinato passo che ti hanno visto eseguire. E che di certo loro non sono in grado né di ripetere né di comprendere.
Il problema però non sono loro. Non esisterebbero se non avessero nessuno con cui ballare. Ho visto ballerine, anche con una certa dignità di ballo, alzarsi e accettare inviti da questa categoria di ballerini. Magari inviti fatti con l'arroganza che nemmeno i più bravi si permettono.
E vi ho visto donne. Passare l'intera tanda a recitare un rosario di bestemmie, mentre il principiante esperto vi fa una seduta di judo, spacciandolo per milonga. Per poi ringraziarlo alla fine della tanda e scendere dalla pista con la faccia scura di un ghanese.
Tutto questo al grido di "piuttosto di niente, meglio piuttosto".
Si potrebbe dire "piuttosto di una torta alla crema, preferisco un profiterol". Capirei anche il "piuttosto che il motocross preferisco il parapendio". Sarei disposto a comprendere pure il "piuttosto che nuda, preferisco il topless". Ma non ditemi che piuttosto che una messa in latino messianico ortodosso, preferite delle martellate forti sulle dita dei piedi. Perchè vi vedo che poi zoppicate e ve ne lamentate.
E allora dite no. Inventatevi scuse, dite che la prozia vi lascia l'eredità solo se ballate con chi si chiama Ermenegildo, che avete una rara allergia da contatto con alcune persone, che siete sorde e non sentite nulla dopo le prime tre battute. Insomma dite no.
Riprendetevi la dignità di dire che avete ballato bene, che avete passato una bella serata, non tanto perchè non vi siete mai sedute, ma perchè le due tande che avete fatto vi hanno travolto ed entusiasmato. Ricordate che anche chi ha le emorroidi non sta mai seduto.